Nasceva il 9 maggio 1921 il protagonista delle lotte per la Val Vomano della Cgil e deputato per tre mandati
TERAMO – Cento anni fa nasceva Luigi ‘Tom’ Di Paolantonio, un gigante del sindacato teramano e politico protagonista delle lotte sociali che hanno contribuito alla crescita economica di questa provincia nell’immediato Dopoguerra fino ai primi anni ’70. Lo ricorda in una nota il segretario generale della Cgil di Teramo, Giovanni Timoteo.
Nel corso della sua vita, che conobbe pause di impegno civile, militare e politico, ‘Tom’ Di Paolantonio, nativo americano rientrato successivamente a Teramo nell’antica casa di Vico del Sole per le difficoltà della vita da proletario oltreoceano, fu militare nell’esercito italiano contro i nazisti. da questi catturato nel dicembre del 1943: trasferito nel reclusorio di Teramo organizzato in piazzale Madonna delle Grazie, riuscì a fuggire alla vigilia del trasferimento nel campo di concentramento di Buchenwald quale iscritto al Partito comunista italiano.
Partecipò alla liberazione di Teramo nel giugno 1944, da commissario politico partigiano e nel dopoguerra svolse la propria militanza nell’organizzazione sindacale. Divenne segretario della Cgil di Teramo e dal ’49 al ’53 fu il protagonista assoluto delle lotte sindacali per la Val Vomano, alla testa di quegli operai impegnati nella costruzione degli impianti idroelettrici e delle centrali a turbina per l’irrigazione dei 5.000 ettari del basso Vomano. La Cgil lo ricorda come il ‘collante’ di larghe vedute sociali di quel movimento che si alimentò proprio dalla sua lungimiranza: operai che videro possibilità di lavoro dalla costruzione delle centrali, i contadini che chiesero l ‘utilizzo delle acque per uso irriguo, i commercianti
Fu quello il tempo delle grandi alleanze fra ceti sociali e forze politiche diversi che trovarono un comune impegno intorno ai temi del lavoro e della lotta al monopolio. Fu un movimento che si alimentò grazie alla lungimiranza di Tom: gli operai che individuarono nella costruzione delle centrali la immediata possibilità di lavoro, i contadini che chiesero l’utilizzo delle acque per uso irriguo, i commercianti che videro in una crescita complessiva della ricchezza di quei territori un loro interesse, gli artigiani e i piccoli industriali che sperarono nella possibilità di un più vigoroso sviluppo grazie alla produzione di energia a basso costo, tutti ne compresero l’importanza per il nostro territorio.
Tom Di Paolantonio fu anche parlamentare del Partito Comunista, lo divenne nel 1953 e svolse tre mandati fino al 1968. Rientrato a Teramo riprese il suo impegno nel sindacato, che lavorò a fondo per l’unità della Triplice con Cisl e Uil, si battè per la parità di genere e contro il Traforo autostradale e fu anche presidente dell’Alleanza dei Contadini. Morì giovane, ad appena 55 anni, a Roma nel 1976, stroncato dalla malattia, lasciando i figli Annalisa e Michele.
“Oggi la CGIL di Teramo – scrive Timoteo – vuole rendere omaggio alla memoria di Tom con questo ricordo, ma nei prossimi giorni promuoverà l’insediamento di un apposito comitato che programmerà delle specifiche iniziative per ricordare l’opera e il pensiero di questo grande protagonista delle lotte sindacali, politiche e sociali della nostra provincia”.